martedì 19 marzo 2019

Il primo quattrocento a Firenze e in Toscana. Jacopo della Quercia

IL PRIMO QUATTROCENTO A FIRENZE E IN TOSCANA

Jacopo della Quercia

Un'interepretazione personale del Rinascimento fiorentino

Il senese Jacopo della Quercia (Siena 1371/74-1438) seppe armonizzare la propria formazione gotica, avvenuta a contatto con l'arte senese e d'oltralpe, con un'interpretazione personale del Rinascimento fiorentino. 

Il Monumento funebre di Ilaria del Carretto





Jacopo della Quercia. Monumento funebre di Ilaria del Carretto, 1406-1407. Duomo di San Martino. Lucca

Il Monumento funebre di Ilaria del Carretto (1406-07), ordinato da Paolo Guinigi, signore di Lucca, in onore della seconda moglie morta nel 1405. 
La struttura deriva da esempi del Gotico Internazionale borgognone (Tomba di Filippo l'Ardito di Claus Sluter): la defunta, riccamente abbigliata e descritta con naturalezza, giace su un catafalco e ai suoi piedi è disteso un cagnolino, simbolo della fedeltà. 
Ciò che è nuovo è la teoria dei turgidi putti reggifestone chhe corre lungo i fianchi del monumento, certamente reciproca dai sarcofaghi antichi. 

La Fonte Gaia di Siena



Jacopo della Quercia. Acca Larentia. Fonte Gaia. Siena 1414-1418


Jacopo della Quercia. La Sapienza, Fonte Gaia, Siena. 1414-1418

La Fonte Gaia, scolpita tra il 1414 e il 1418 per la piazza del Campo di Siena ed oggi ridotta in frammenti e conservata nel Palazzo Pubblico. 
L'opera aveva una forte connotazione civica: il parapetto che copriva su tre lati la fonte, e collocata a livello del pavimento, era decorato da Storie della Genesi, Angeli, Virtù e dalla figura della Vergine al centro e quindi sormontato dalle staatue di Rea Silva e di Acca Larentia madre e nutrice di Romolo e Remo, considerati dai senesi i mitici fondatori della città. 
Le figure a rilievo sul progetto emergono senza schemi sulla superficie, raggiungendo esiti di notevole classicismo.
Acca Larentia, figura vitale di madre, dal nudo palpitante e morbidamente descritto, alla quale Jacopo riesce a infondere, con mezzi assolutamente gotici, un senso tuto classico. 

I rilievi del Portale maggiore di San Petronio



Jacopo della Quercia. Portale Maggiore di San Petronio. Bologna 


Formella della Creazione di Eva. Portale Maggiore di San Petronio. Bologna 


Vitalismo e moviimento caratterizzano con una cadenza completamente nuova l'ultiam opera di Jacopo della Quercia (che alla fine degli anni Venti aveva partecipato alla decorazione del Fonta Battesimale di Siena): i rilievi delle Storie della Genesi e Storie della Giovinezza di Cristo del Portale Maggiore di San Petronio a Bologna, rimasto incompiuto per la morte dello scultore (1438).
Lasciate da parte le delicatezze tardogotiche Jacopo mette in scena figure delicate, cariche di una forza che sta per esplodere di movimenti trattenuti a stento. 
Nudi erculei potentemente espressivi e panneggi rigidi occupano interamente le scene che non hanno quasi ambientazione. 

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