sabato 9 marzo 2019

Donatello. La tecnica della fusione a cera persa

DONATELLO

La tecnica della fusione a cera persa







Giuditta e Oloferne. Donatello. Palazzo Vecchio


Una tecnica antica

La tecnica della fusione a cera persa con anima di argilla passò, dall'Egitto alla Grecia, dove, a Samo, nella prima metà del VI secolo a.C: operavano gli scultori Rhoikos e Theodoros, i primi fonditori greci di statue di bronzo. Essa divenne la tacnica guida della scultura greca calssica, perfezionandosi ulteriormente in età ellenistica e a Roma. 
Con il Medioevo, si persero molte delle conoscenze tecniche necessarie per le grandi fusioni che divennero piuttosto rare: quando a Firenze si decise di ornare il Batistero di porte bronzee, si dovette ricorrere ai fonditori veneziani, al corrente della tecnica bizantina, per realizzare i modelli di Andrea Pisano. 
Per tutto il Quattrocento, la fusione a cera persa fu realizzata con metodi piuttosto primitivi, motivo per cui alla fusione seguivano sempre tempi lunghissimi di 'rinettatura' a freddo. 

Il procedimento tecnico

La tecnica della fusiione a cera persa (utilizzata per tutto il XV e per buona parte del XVI secolo) prevede le seguenti tappe: 
1. Il modello viene preparato plasmando la cera direttamente un nucleo di argilla provvisto di armaturaa interna in ferro, per evitare rotture; 
2. Una volta compiuto, il modello viene coperto da uno strato di argilla (forma), provvisto di un sistema di canali per far defluire la cera e di sfiatatoi per la fuoriuscita di aria e vapore di fusione, armato e fissato al nucleo di terra coon chiodi di metallo; 
3. La cottura di questa massa in forno provvede all'eliminazione della cera attraverso i canali e al consolidamento del nucleo e della forma;
4. Nell'inntercapedine creatasi viene gettata la lega di metallo fusa, che solidificandosi, riproduce il modello del cavo della forma;
5. La forma e il nucleo vengono rimossi, i canali eliminati e la scultura rifinita.

Il metodo qui descritto è chiamato tecnica diretta. 
Esiste un metodo più perfeziionato, elaborato in Età ellenistica, il recupero del modello in argilla e la sua riproduzione in serie: della tecnica indiretta, che verrà ripresa dal modello in argilla clachi di gesso a tasselli (in pezzi smontabili) ricomposti a parte. 

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