sabato 30 marzo 2019

Gli architetti dell'utopia

Gli architetti dell'utopia

Il ripudio dell'ornamento e di una concezione dell'architettura attenta solo alle esigenze dei nobili improntò la ricerca di alcuni architetti attivi nella Francia solo nel XX secolo con il movimento del Modernismo e del Bauhaus. 

Boullée: il valore simbolico dell'architettura


Etienne-Louis Boullée. Progetto di un cenotafio per Isaac Newton. 1784. Veduta Notturna 


Etienne-Louis Boullée- Projet d'une Métropole. 1781-1782. 



Etienne-Louis Boullée (1728-1799). Ma nelle biblioteche, nei circhi, nei mausolei da lui disegnati si faceva strada un'idea di architettura come combinazione di elementi essenziali (la sfera, la piramide, il cubo, il cilindro), un spirito di grandiosità che doveva rinverdire l'impatto monumentale delle costruzioni tardoromane.  
La ciesa metropolitana (1781-1782), all'esterno contraddistinta da una cupola che si eleva al di sopra di quattro porticati classicheggianti, con i quali non stabilisce alcuna particolare relazione, all'interno connotata dalle dimensioni eccezionali. 
Il sepolcrale celebrativo, il cosiddetto Cenotafio di Newton, costituito da un'enorme sfera elevantesi su una struttura circolare, crcondata all'esterno da file di alberi disposte su diversi livelli e all'interno, a parte la presenza del sarcofago, completamente vuota. Piccole aperture avrebbero permesso l'illuminazione, con effetti di particolare suggestione. Si tratta in ogni caso di strutture dotate di valore più simbolico che funzionale. 

L'architettura come essenzialità geometrica in Ledoux


Claude-Nicolas Ledoux. Rotonde della Villette. Parigi. 1785-1789


Claude-Nicolas Ledoux (1736-1806) riuscendo, a realizzare i caselli daziari lungo la cinta di Parigi (dal 1784) secondo forme elementari. 
Le saline reali di Arc-et-Sanas, in cui la fabbrica è circondata da una vera e propria città su pianta ellittica. I disegni particolareggiati per i singoli edifici della sua città ideale, pubblicati in un libro, L'Architettura considerata in rapporto con l'arte, i Costumi e la Legislazione, che comparve nel 1804.
Troviamo, i progetti per le abitazioni, previste tutte isolate l'una dall'altra, e per gli edifici pubblici di Chaux (la Borsa, la Casa dell'educazione, l'Ospizio destinato ai viaggiatori, un Ginnasio a porticci per la cultura fisica e lo svago, un edificio commemorativo in onore del genere femminile eccetera). 
Il Cimitero di Chaux assomiglia alle catacombe, costituito da una serie di gallerie sotterranee che finiscono in un grande spazio sferico del diametro di una settantina di metri.
La sfera, all'interno non contiene nulla e non serve ad alcuno scopo, neppure per cerimonie funebri: è quinndi un simbolo del "nulla estremo", della vanità del tutto, o dell'infinito. Ciò vale anche per l'esterno dove nessun albero e nessun prato fiorito sono previsti per rendere meno desolato il paesaggio. 
Negli edifici residenziali compaiono spesso le colonne e gli archi; ma di tanto in tanot si trovano soluzioni ispirate a un vero culto della geometria, come accade nell'officina del bottaio, un cubo con il prospetto decorato da giganteschi cerchi concentrici. 
L'obiettivo fondamentale delll'utopia di Ledoux era quello di creare una città idealedove l'ultimo potesse trovare stimolanti occasioni di lavoro e diventare un cittadino onesto e rispettabile, alieno da ogni disordine. 

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