martedì 12 febbraio 2019

L'Arte egizia. Le costruzioni funerarie. La màstaba. Le piramidi. La Sfinge

L'Arte egizia

Le costruzioni funerarie

Le màstaba

Le màstaba erano tombe private, diffuse nel Basso Egitto dal periodo Protodinastico all'Antico Regno. 
Hanno la forma di un tumulo priamidale, posto sulla sepoltura interrata. Tale tipologia sepolcrale risale con ogni probabilità all'uso, praticato nell'Egitto predinastico, di coprire con sabbia la fossa del sepolcro in modo da formare un tumulo rettangolare. 
All'inizio della I dinastia (3000 a.C. circa), risalirebbe, l'esempio noto più antico in cui filari di mattoni crudi ricoprivano la terra. Esempi più tardi, ma entro la I dinastia, presentavano l'elevazione in gradoni. 
In origine la màstaba erano le sepolture dei re o dei loro dignitari. A partire dalla III dinastia, quando i re vennero sepolti entro le piramidi, la màstaba furono destinate ai nobili, agli altri reggitori dell'amministrazione (visìr), agli scribi o ai sacerdoti. 
Nel Basso Egitto, queste costruzioni foormarono vere e proprie necropoli (dal greco nekròs, morto, e pòlis, cità) ed erano disposte attorno ad una piramide, luogo di sepoltura dei re. Tale quartiere si trovava ad Occidente del fiume e della città, in direzione dunque del tramonto del Sole, ove si colloca simblicamente il Regno dei Morti. La màstaba era divisa in due parti indipendenti: il sepolcreto, situato a grande distanza sotto il livello del suolo, ed una o più sale poste nel basamento emergente. 
Il primo in una cripta rettangolare lunga una decina di metri circa. 
Il primo in  una cripta rettangolare lunga una decina di metri circa, Conteneva un sarcofago di pietra ed oggetti che avrebbero accompagnato il defunto nella sua vita dell'aldilà. Una volta conclusa la cerimonia funebre, il locale veniva murato e l'ingresso colmato di terra e sassi. Intorno vi erano uno o più locali, contenenti oggetti cari al defunto. 
In superficie, era segnata mediante l'erezione di una base rettangolare coostituita da materiali di riporto e chiusa da muri regolari in pietra o mattoni disposti a 'scarpata', inclinati verso l'interno, che conferivano la caratteristica forma di piramide tronca. 
Sulla facciata orientale trovavano posto uno o più ambienti dove veniva ofciata la funzione funebre. Ospitavano cibi e bevande e vi s bruciava l'incenso, il cui odoe penetrava attraverso degli spiragli in tutto l'ambiente della tomba. 
Le sale erano decorate con pitture e bassorilievi, raffiguranti scene di vita domestica di lavoro o ludiche. Tali immagini dovevano rendere familiare al defunto il suo passaggio al mondo ultraterreno: egli poteva simbolicamente accedere a questi spazi attraverso la falsa-porta, una stele recante incisi il suo nome e i suoi titoli terreni. 
In alcuni casi presentavano un piccolo cortile e una stanza  con la statua del defunto, denominata serdab. 

Le piramidi


Piramide a gradoni di Zoser. 2650 a.C. Necropoli di Saccara presso Menfi


Le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino nella necropoli di El-Giza, presso il Cairo

Il complesso di Cheope: numerosi edifici e vie monumentali. Ad est si ergeva un tempio funerario ed in prossimità di questo tre piramidi di piccole dimensioni, dedicate alle regine. 
Ai lati sud, est e ovest della grande piramide, si estendeva una vasta necropoli composta da màstaba.
Nei lati orientale e meridionale erano conservati, entro fosse scavate nella roccia, cinque battelli processionali. 


Piramide di Micerino



Le piramidi erano tombe di re o più raramente di regime o di principali reali, dalla III dinastia (intorno al 2750 a.C.) alla XVII (intorno al 1600 a.C.). Vennero quindi utilzzate da sovrani etiopici della XXV dinastia (circa 750-650 a.C.) e dai successivi regnanti nei territori del Sudan Settentrionale, fino al IV secolo d.C. 
La loro forma, è regolata da precisi rapporti di misura e assume un significato e religioso: essa rappresenta il Sole, il dio Ra, e i suoi spigoli i raggi, che si diramano idealmente verso la terra. Simbolo ascensionale, la piramide esprime dunque, come le ziqqurat mesopotamiche, l'unione tra la Terra e il Cielo. 
Le piramidi sono state costruite per durare nel tempo, solidissime e inviolabili, come simboli terreni di immortalità. 
La prima piramide monumentale fu eretta nel complesso funerario di Saqqara, la necropoli di Menfi, dal faraone Zoser, fondatore della III dinastia, su progetto del suo architetto Imhotep. 
Costruita in calcare, la piramide era alta oltre 60 metri e contava 6 imponenti gradoni su quattro lati. La base, rettangolare, misurava 125 metri da est a ovest, 109 da nord a sud. La base, rettangolare, misurava 125 metri da est ad ovest, 109 da nord a sud. Era sovrapposto ad una precedente mastaba quadrata. 
Nel sottosuolo, sono scavate le camere funerarie del re e dei membri della sua famiglia, affiancate da corridoi e da sale, alcune delle quali decorate in maiolica o scolpite a rilievo con scene di cerimonia. 
Il complesso funerario di Zoser era recintato da muri alti circa 10 metri e comprendeva numerose matstaba, fabbricati per le funzioni cerimoniali e cortili. Vi si accedva mediante una via fiancheggiata da due colonnati. 
Le colonne del complesso, decorate in modo da rappresentare steli di piante (il papiro e la palma) singoli o radunati a  fascio, i cui fori compongono il capitello. 
La piramide di Meidun, non lontana da Saqqara, tra il 2575 e il 2551 a.C. presenta per la prima volta una pendenza continua, frutto di un succeessivo riempimento degli originari otto gradoni. La sommità era probabilmente a punta. 
A sud di questa fu eretta, una piccola priamide forse destinata alla regina. 
A partire dalla IV dinastia si diffuse la pratica di rivestire le pareti con lastre di granito o di pietra calcarea (piramide a fasce lisce). 
All'interno, fino alle piramidi della XII dinastia (2000 anni a.C. circa), esse presentavano un corridoio che univa il prospetto settentrionale alla camera funeraria preceduta da un'anticamera. 
Il complesso di Gizah, nella pianura di El-Giza, fu eretto durante la IV dinastia. Le piramidi di Cheope e dei suoi successori Chefren e Micerino. 
La Piramide di Cheope, la più grande, era alta 147 metri (oggi ridotti a 138 metri), con i lati di base lunghi cira 230 metri per un'area totale di 4 ettari. Le sue dimensioni sono il risultato di complessi  calcoli geometrici ed astronomici, che ne fanno un esempio di ideale perfezione. Le facce dell'edificio sono orientate quasi esattamente verso i punti cardinali. 
Non era praticbile all'esterno, mentrre all'interno conteneva soltanto poche stanze funerarie. L'ingresso è posto sulla faccia settentrionale, a poco più di 16 metri sopra il livello del suolo. 
La cella del faraone, collocata in corrispondenza del centro della costruzione, è sormontata da 9 monoliti di granito dispossti in cinque compartiimenti sovrastanti, in modo da prevenire o attenuare gli effetti rovinosi di un eventuale crollo. 
Il corridoio di accesso fu prolungato con la Grande Galleria, che conduce ad una camaera interamente costruite in granito nella quale era conservato il sarcofago del faraone. 
Dei successori di Cheope, solo il figlio Chefren eresse una piramide altrettanto monumentale. 
Al fraone Micerino si deve una piramide di dimensioni ben minori delle precedenti, avendo lato di base 
 metri ed altezza di 62 metri. La diversa inclinazione delle facce, conferisce inoltre all'opera un aspetto di maggiore leggerezza. 
La realizzazione delle piramidi si esaurì con il Nuovo Regno, delle sepolture rupestri. 
Le tombe scavate nelle pareti rocciose dei morti vicini a Tebe, sono testimonianze straordinaria di una tecnica costruttiva e scultorea volta a realizzare effetti di imponente monumentalità, culminante nella Valle dei Re, luogo di sepoltura per generazioni di faraoni. 

La Sfinge



Sfinge, necropoli di el Gizah. IV dinastia , 2600 a.C.


La Sfinge è una figura con testa umana e corpo di leone, posta nel complesso di El-Giza. Misura 73 metri di lunghezza e 20 metri di altezza. Fu interamente scolpita su  un unico blocco di pietra calcarea e forse successivamente dipinta. 
Il volto del farone Chefren, con il copricapo regale ed il simbolo del cobra posto a guardia della sua tomba. E' infatti posto alla base del percorso che porta ad uno dei templi funerari dedicati al faraone. 
Il termine Sfinge, deriva probabilmente dalle parole egizie  shese ankh, che siignificano "immagine vivente" 

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