venerdì 2 giugno 2017

Firenze. La svolta Rinascimentale. Il quadro storico

FIRENZE: LA SVOLTA RINASCIMENTALE

IL QUADRO STORICO


Gian Galeazzo Visconti. 

Una situazione di apparente prosperità

Nei primi decenni del Quattrocento, Firenze attraversa un'esaltante momento di prosperità. 
Con la morte improvvisa del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti (1402), l'oligarchia fiorentina guidata dala famiglia delgli Albizzi, recupera nel giro di pochi anni buona parte del territorio perduto (Arezzo, Pistoia, Volterra), assicurandosi lo sbocco al mare con la conquista di Pisa (1409) e di Livorno (1421).
Il governo rimane caratterizzato dall'instabilità: alla fazione 'oligarchica' degli Albizzi si oppone quella "popolare" guidata dai Medici, ricchi banchieri amministratori delle finanze del Papato. 
Lo scontro tra le due famiglie si inasprirà nella guerra portata da Firenze a Milano (voluta dalla fazione degli Albizzi), che si concluderà con un nulla di fatto, preparando così il terreno all'avvento della Signoria dei Medici. 

L'esaltazione delle virtù civiche

L'aspetto più sentito rimane quello della democrazia e della libertà, espresse dalla Repubblica, e dalle virtù civiche, che Coluccio Salutati e Leonardo Bruni umanisti letterati e a lungo cancellieri del Comune di Firenze, esaltano nei loro scritti. 
La committenza di opere è affidata soprattutto alle grandi famiglie facoltose (Strozzi, Brancacci, Medici) e alle corporazioni delle Arti maggiori, responsabili del finanziamento dei più importanti cantieri pubblici (Santa Maria del Fiore, Orsanmichele, le porte del Battistero di San Giovanni). 

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