martedì 6 novembre 2018

L'arte in Mesopotamia. La nascita delle città in Mesopotamia. Le città-tempio nel vicino Oriente

L'arte in Mesopotamia


Uruk. Bassa Mesopotamia 

La nascita delle città in Mesopotamia

Cinquemila anni fa si svilupparono le grandi civiltà dell'antico Egitto e della Mesopotamia. 
Le accomunava la presenza di grandi fiumi, che con le loro piene fertilizzavano i terreni e fungevano da vie di comunicazione.Sono il Nilo per la prima, il Tigri e l'Eufrate per la seconda (il termine greco Mesopotamia significa "Terra tra i fiumi"). 
I popoi insediati in queste terre seppero organizzarsi socialmente ed economicamente, acquisendo grandi capacità produttive. L'organizzazione politica e sociale: si affermò un potere centralizato assunto da un sovrano (il re in Mesopotamia, il faraone in Egitto) cui erano attribuiti sia il potere civile che quello religioso. 
In Mesopotamia, dalla fine del IV millennio, la crescita produttiva si accompagnò ad un grande impulso culturale, ed alla nascita delle prime città della storia dell'uomo: è la rivoluzione urbana. E' il caso della mitica Ninive, sulla riva sinistra del Tigri, di Ur o di Babilonia, sorta sulle rive dell'Eufrate nel III millennio a. C..
Il Medio Oriente determinò la nascita di nuovi centri abitati, sedi di mercati. I più importanti sono situati in Siria e sulle rive del Mediterraneo (Ebla, Tiro, Biblo, Ugarit, Palmira). 

Le città-tempio nel vicino Oriente

Le città della Mesopotamia erano strettamente legate alla presenza dominante del sovrano ed erano dunque fisicamente organizzate in funzione del palazzo reale.
La residenza reale e il tempio ad esso collegato rappresentavano il polo di aggregazione di attività amministrative, di difesa ed economiche. Il suo potere era rafforzato dall'aura di sacralità conferita dalla connotazione ancje religiosa del sito. Le città, investite di un ruolo centrale nell'organizzazione territoriale e produttiva della regione circostante, rafforzarono il loro potere in virtù della duplice funzione, insieme ideologica e di salvaguardia della produzione, svolta dall'asse palazzo-tempio. 
Il tempio è l'architettura che svolse un ruolo-guida nella società. Nelle prime città sumeriche, in particolare, il monarca era anche sacerdote supremo, secondo la mitologia fatto scendere dal cielo a governare il popolo. 
La città, aveva forma circolare e sviluppo radiale, era difesa da possenti muri e suddivisa al suo interno da srade disposte secondo i punti cardinali. Al centro si innalzava la torre sacra, la Ziqqurat, cui soolo successivamente si relazionò il palazzo. 
In alcuni casi, in Mesopotamia e in Siria lo stesso edificio templare poteva ospitare le attività amministrative e di trasformazione. 
Se in Egitto il processo di urbanizzazione fu improvviso e rapido a partire dalla fine del IV millennio, in Mesopotamia si sviluppò prima, ma in modo graudale e progressivo. Il tempio, collocato nella città in posizione centrale, assunse presto una specifica connnotazione architettonica, confemrando la presenza di un'organizzazione colettiva del lavoro: erigere un tempio comporta la disponbilità d grandi quantità di mezzi e comuni, capaci di offire prestazioni specializzate. Per il trasporto di materia prime occorrevano strade e canali sicuri. 
Un'organizzazione civile stabile ed effciente.

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