L'arte in Mesopotamia
L'arte babilonese
Stele di Hammurabi. 1760 a.C.
Ricostruzione della Porta di Ishtar. VI sec. a.C.
L'arte babilonese si affermò nella regione mesopotamica in due diversi periodi: nella prima metà del II millennio a.C., in seguito alla conquista del re Hammurabi, e nel breve periodo compreso tra il 612, anno della caduta di Niinive, e il 539 a.C., data dell'assoggettamento ai Persiani.
Il Primo impero babilonese affida la celebrazione delle gesta del sovrano ai bassorilievi.
Alla sommità della Stele di Hammurabi è scolpita la figura del re che riceve le leggi del dio del sole Shamàsh. Lo stile figurativo rimanda alla cultura figurativa sumera, a cui desume la sintesi e lo schematismo nella rappresentazione delle figure umane, con parti frontali (il busto, gli occhi) e parti laterali (il volto, gli arti).
Alla seconda fase corisponde un'intensa attività edilizia. La capitale Babilonia, sulle rive dell'Eufrate, raggiunse l'apice del suo splendore nel VI secolo a.C. quando fu eretta una triplice cinta di mura con otto porte a difendere il triangolo interno, e la duplice muraglia esterna che cingeva il Palazzo d'Estate di Nabucodonosor.
Dentro le mura si ergeva la grandiosa ziqqurat di Marduk.
I grandi complessi palaziali erano ubicati ad ovest, e si suddividevano nel monumentale Palazzo Nord, e il Palazzo Sud, eretto entro le mura urbane.
Il primo conservava opere d'arte antiche, raccolte dal sovrano, desideroso di tramandare l'importanza storica del popolo babilonese. Da questo complesso si sviluppavano i celebri giardini pensili voluti dal re Nabucodonosor, poi digrandanti, lungo la collina, verso il fiume.
Il Palazzo Sud, fatto erigere da Nabucodonosor II, presenta una razionale organizzazione su cinque settori paralleli; distribuiti da varie corti. Sulla Celebre corte centrale, lunga 60 metri e larga 55, si apre, con triplice ingresso, la Sala del Trono.
Il prospetto esterno della sala presentava splendide decorazioni in mattoni invetriati policromi. Vi erano raffigurati a rilievo motivi ornamentali e fregi con animali.
La Porta di Ishtàr, oggi al Museo di Berlino, era l'imponente accesso a un viale processionale in onore del dio Marduk. La sua superficie smaltata, con sfondo azzurro i lapislazzuli, reca raffigurati in rilievo policromo più di cento tra leoni, tori e animali immaginari, suddivisi in teorie regolari e separati da decorazioni astratte.
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