L'Arte egizia
La pittura
Scena di caccia nella palude, dalla tomba di Nebamon, XV sec. a. C. Valle dei Re. Tebe
Scena di caccia nella palude
Il soggeto e la tecnica
L'opera, rappresenta una scena di caccia nella palude, allusione alla vita ultraterrena. Soono raffigurati il defunto, Nebamon, scriba e medico del re AmenofiII, la moglie e il figlio. La tencnica impiegata è la pittura su stucco.
La tecnica impiegata è la pittura su stucco. Le linee soono definite con carboncino sul gesso che riveste la parete.
Il linguaggio visuale
Elemento fondamentale e la linea, che contorna nitidamente e con segno continuo le figure rafforzandone il carattere astratto e stilizzato.
Il colore è steso a campiture omogenee, per cui le immagini appaiono prive di volume.
Le tinte, vivaci: con l'ocra rossa e gialla sono resi l'incarnato delle figure umane o il pumaggio di alcuni animali, il nero del carbone è utilizzato per i capelli, gli azzurri e i verdi predominano nella rappresentazione degli animali, dell'acqua e degli elementi floreali.
Lo spazio non è prospettico e le figure, appaiono appiattite sulla superficie dipinta. La composizione è rigorosamente organizzata in due parti giustapposte: gli splendidi papiri, gli uccelli, le anatre selvatiche, i tre eleganti airono trattenuti da Nebamon, tutti concentrati nella parte sinistra della scena, fungono da contrappunto ideale alle figure umane, presso le quali trovano posto i segni geroglifici.
La gerarchia dimensionale, che esprime l'importanza dei soggetti in base alle loro dimensioni. La moglie di Nebamon, a destra, e molto più piccola dell'uomo, pur poggiando i piedi sulla stessa barca; a sua volta, il figlio occupa uno spazio visibilmente minore al reale.
Il corpo umano è composto da più parti, vincolate tra loro da valori proporzionali fissi. L'artista muove dunque dall'esigenza di rappresentare il corpo come è conosciuto e non come appare: così, le gambe divaricate sono pienamente "leggibili", allo stesso modo del busto disposto frontalmente.
I caratteri espressivi
La barca scivola sull'acqua sembra immergersi in essa e come l'acqua stessa sia rappresentata mediante uno schema geometrico a 'spina di pesce', che vuole indicare in modo stilizzato il lieve movimento delle onde.
L'immagine collocata in una tomba, non esplica una funzione narrativa, ma esprime concetti legati all'idea di eternità.
ottima descrizione
RispondiEliminaSpettacolare per quei tempi!
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