La Francia si connota tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, come il massimo cebtro di produzione artistica dell'intera Europa: vi si realizzano preziosi oggetti di oreficeria, sontuosi codici miniati, opere pittriche e scultoree. A Parigi, centro della produzione di manoscritti miniati, operano artisti di disparate origini e spesso di orientamenti stlistici diversi.
E' il caso del Maestro del Maresciallo Boucicout (attivo tra la fine del XIV secolo e il ) e del Maestro delle Ore di Rohan, attivi nei primi anni del XV secolo nell'illustrazione di diversi manoscritti.
Il primo, Jacques Coene, miniatore, scultore e architetto attivo anche a Milano nel cantiere del Duomo, rinnova la tradizione miniatoria parigina attraverso il vivo interesse per la definizione dello spazio e del paesaggio, indagato nei particolari e reso con vibranti pennellate. Il secondo appare, caratterizzato da un'appassionata espressività, che gli fa accostare elementi di grazia aristocratica ad altri più popolari, in composizioni nervose ed estremamente dinamiche.
Acquistano importanza altri centri, in particolare Digione, sede del ducato di Borgogna (soprattutto sotto il governo di Filippo l'Ardito) e Bourges, residenza dei duchi di Berry (particolarmente nel periodo i cui è al potere Jean de Berry, colto mecenate).
E' il caso del Maestro del Maresciallo Boucicout (attivo tra la fine del XIV secolo e il ) e del Maestro delle Ore di Rohan, attivi nei primi anni del XV secolo nell'illustrazione di diversi manoscritti.
Il primo, Jacques Coene, miniatore, scultore e architetto attivo anche a Milano nel cantiere del Duomo, rinnova la tradizione miniatoria parigina attraverso il vivo interesse per la definizione dello spazio e del paesaggio, indagato nei particolari e reso con vibranti pennellate. Il secondo appare, caratterizzato da un'appassionata espressività, che gli fa accostare elementi di grazia aristocratica ad altri più popolari, in composizioni nervose ed estremamente dinamiche.
Acquistano importanza altri centri, in particolare Digione, sede del ducato di Borgogna (soprattutto sotto il governo di Filippo l'Ardito) e Bourges, residenza dei duchi di Berry (particolarmente nel periodo i cui è al potere Jean de Berry, colto mecenate).
Monumento a Filippo l'Ardito. Claus Sluter 1404
Il Pozzo dei Profeti. Claus Sluter 1395-1406
A Digione è attivo, accanto al pittore Melchior Broederlam di Ypres, lo scultore di origine fiamminga Claus Sluter (circa 1340 - 1405/6), la cui opera, quasi tutta raccolta nella Certosa di Champmol (fondata dai duchi di Digione nel 1383), propone una nuova ampiezza e grandiosità di forme: accompagnate da una notevole carica realistica; nel cosiddetto Pozzo dei profeti, che è quanto resta di un monumentale Calvario innalzato al centro del chiostro della Certosa.
Nel Monumento di Filippo l'Ardito (terminato entro il 1411 dak nipote di Sluter, Claus de Werve) in cui la figura del duca, vegliata da due angioletti ad ali spiegate, è accompagnata da un silenzioso corteo funebre di dignitari e frati (detti "pleurants"), che si snoda sul basamento. Ciascuno di essi è avvolto in una veste da lutto, che diviene il pretesto per virtuosistici studi di panneggi.
Fratelli Limbourg. Il mese di Ottobre. 1412 - 1415
Fratelli Limbourg. Il mese di Maggio 1412 - 15
Tra Digione e (dal 1404) Bourges operano i fratelli Pol, Hermant e Jehanequin de Limbourg originari della Gheldria, autori delle splendide Très Riches Heures de Jean de Berry. Nella scena del mese di Maggio, nel calendario posto all'inizio di questo ricchissimo Libro d'ore, dame e cavalieri, descritti con precisione nelle eleganti vesti, cavalcano entro un paesaggio sottilmente indagato dalla luce. Alla predilezione per una linea morbida, sinuosa e ritmica, si affianca una nuova sensibilità nella resa della natura, che si rivelerà fondamentale per la nascita deò realismo fiammingo di Jan van Eyck.
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