martedì 30 maggio 2017

Adorazione dei Magi. Gentile da Fabriano. Pala Strozzi

GENTILE DA FABRIANO, L'ADORAZIONE DEI MAGI, 1423






Adorazione dei Magi. Pala Strozzi. Gentile da Fabriano. 1423


L'Adorazione dei Magi, oggi agli Uffizi fu affidaata a Gentile da Fabriano da Palla di Nofri Strozzi, nel corso del sogggiorno fiorentino del pittore. Trovava posto nella cappella di famiglia di Santa Trinità a Firenze, adibita anche a funzione di sagrestia la cui costruzione fu terminata nel 1423: a sovrintendere ai lavori fu probabilmente chiamato Lorenzo Ghiberti. La cappella Strozzi, è costituita da due ambienti: al vano principale, che ospitava la grande tavola di Gentile, se ne affianca uno minore, dedicato da Palla alla memoria del padre, Nofri Strozzi; in onore del quale fu commissionata a Lorenzo Moanco la Deposizione dalla croce, terminata alla morte del maestro da Beato Angelico.
Palla Strozzi era nella Firemze di quegli anni un personaggio assai in vista, memebro di una delle famiglie più ricche e potenti della città, uomo colto e conoscitore dei classici. Stupisce la scelta di artisti come Gentile da Fabriano, Ghiberti e Lorenzo Monaco da parte di un uomo di punta delle avanguardie culturali della città: in realtà questo fatto deve farci riflettere su quanto fosse all'inizio lenta, nella stessa Firenze, l'affermazione delle novità rinascimentali. 
Decisamente inusitata è l'organizzazione della pala, che presenta nella cuspidi tre tondi circondate da figure di profeti (rappresentano l'Annunciazione ai lati e Cristo giudice al centro) nella predella le scene della Natività di Gesù, della Fuga in Egitto e della Presentazione al Tempio e nella tavola centrale la puntuale narrazione del lungo viaggio che porta i Magi alla stalla di Betlemme, distinta in episodi sfruttando le lunette superiori della cornice. Il modo in cui è organizzata la pala e la descrizione minuta della natura, da costumi esotici dei Magi e del loro seguito fiabesco costringono l'osservatore a soffermarsi su ogni particolare. 
Opera curata da Gentile in ogni minimo dettaglio (la cornice, decorata con splendidi brani floreali, negli interstizi delle colonnine laterali), l'Adorazione dei Magi si configura come un prodigio di naturalismo e di ricerca luministica: particolarmente esplicative in questo senso sono le tre scene dellaa vita di Cristo nella predella, ambientata in contesti urbani e naturali descritti con ammirevole precisione.  

https://it.pinterest.com/madamevrath/
https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://twitter.com/MadVrath
https://www.linkedin.com/in/madame-vrath-402a3a3b/
https://vk.com/madamevrath
https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath

Gentile da Fabriano.

GENTILE DA FABRIANO


Madonna con il Bambino, i Santi Nicola e Caterina e un donatore. Gentile da Fabriano. 


Il protagonista del Gotico Internazionale

Gentile da Fabriano (1370 - 1427) si può annoverare tra i massimi maestri del Gotico Internazionale sia per le qualità della sua pittura che per le sue vicende biografiche, di un artista girovago in continuo movimento tra corti e città prestigiose, la cui fama supera ben ppresto i confini della penisola. 
La sua pittura appare caratterizzata da eleganza, estrema sensibilità per la luce ed il colore, grande virtuosismo tecnico. 

Le tappe della vicenda biografica di Gentile

Tra il 1405 e il 1414 si trova a Venezia (dal 1409 per realizzare la perduta decorazione pittorica di Palazzo Ducale) dal 1414 al 1419 esegue per Pandolfo Malatesta gli affreschi del Broletto di Brescia, dei quali sopravvivono solo alcuni lacerti; nel 1422 è a Firenze dove si trattiene fino al 1425; nel 1427 raggiunge Roma per affrescare un ciclo in San Giovanni in Laterano, terminnato da Pisanello. 

Ipotesi di una formazione lombarda di Gentile


E' assai probabile che la formazione di Gentile sia avvenuta in contatto con l'ambiente cosmopolita della corte viscontea. La Madonna col Bambino e i Santi Nicola e Caterina d'Alessandria, dipinta per una chiesa fabrianese, che mette in caampo numerosi riferimenti all'arte lombarda: alla miniatura di Giovannino dé Grassi fa pensare la veste della Vergine, tecnica 'puntinista' di Giovannino, ai Tacuina Sanitatis gli alberelli sullo sfondo; assonanze con le opere giovanili di Michelino da Besozzo. 

Il Polittico di Valle Romita


Incoronazione della Vergine e Santi. Polittico di Valle Romita. Gentile da Fabriano

Il Polittico di Valle Romita, realizzato nel primo decennio del Quattrocento e inviato, forse a Venezia, all'omonimo eremo francescano nei pressi di Fabriano.
Le figure si stagliano su un fondo oro finemente lavorato vestite di abiti e manti dei quali si riesce a percepire la consistenza materica. 
I quattro santi laterali poggiano leggeri su prati coperti di fiori. I loro volti sono dipinti a punta di pennello con un finissimo tratteggio incrociato. 

L'evoluzione di Gentile a Firenze




Polittico Quaratesi. Gentile da Fabriano

La fase successiva della sua arte è testimoniata dall'Adorazione dei Magi dipinta nel 1423 per la cappella Strozzi di Santa Trinità a Firenze, dove si percepisce una maggiore solidità della definizione delle figure ad un interesse più prinunciato per la resa dello spazio. 
Gli elementi del Polittico dipinto da Gentile nel 1425 per la famiglia fiorentina Quaratesi, trovano una ragione nell'approfondimento delle novità messe in opera contemporaneamente, dalle avanguardie rinascimentali fiorentine.  

https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath
https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://twitter.com/MadVrath
https://www.linkedin.com/in/madame-vrath-402a3a3b/
https://it.pinterest.com/madamevrath/
https://vk.com/madamevrath

sabato 27 maggio 2017

Il Gotico Internazionale in Italia Centrale e Meridionale

IL GOTICO INTERNAZIONALE IN ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE

L'ITALIA MERIDIONALE


Il trionfo della morte. 1458


Nella Sicilia di Ferdinando di Castiglia e di Alfonso di Aragona (1416-58), ottiene di poter unire all'Isola anche il Regno di Napoli, fioriscono nei primi decenni del Quattrocento gli scambi con la Spagna, la Francia e i Paesi Bassi. 
Il Trionfo della Morte di Palazzo Sclafani. Il grande affresco, oggi staccato e conservato nella Galleria Regionale della città siciliana, si trovava originariamente nel cortile di Palazzo Sclafani, trasformato nel 1446 in ospedale per volere di Alfonso V d'Aragona: a tale data, sia da rifare l'opera, che potrebbe essere commissionata dallo stesso sovrano aragonese. 
Vi è raffigurata la Morte su un cavallo scheletrico che fa irruzione in un giardino, schiacciando con violenza i rappresentanti dei diversi strati sociali e puntando veloce verso un gruppo di dame e di cavalieri eleganetmente abbigliati. 
La crudezza di certi particolari la linea tagliente e la semplificazione delle forme orientano le ricerche verso un artista siciliano di nascitai mpregnano la cultura franco-norgognona e attento agli sviluppi della cultura catalana. 

https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath
https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://vk.com/madamevrath
https://www.linkedin.com/in/madame-vrath-402a3a3b/
https://it.pinterest.com/madamevrath/
https://twitter.com/MadVrath

Il Gotico Internazionale in Italia Centrale e Meridionale. Firenze

IL GOTICO INTERNAZIONALE IN ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE

FIRENZE

Una interpretazione 'particolare' del Gotico Internazionale

La città di Firenze costituisce un caso a sé nel panorama del Gotico Internazionale, l'adesione agli stilemi del Gotico cortese si lega da subito con la forte tradizione classica dell'arte Toscana (Nanni di Banco, Ghiberti, Jacopo della Quercia). Ne deriva quindi uno stile spesso piuttosto severo, lontano dalle tensioni estreme del Gotico nord italiano. 

Lorenzo Monaco


Lorenzo Monaco. Incoronazione della Vergine e Santi. 1414


Lorenzo Monaco. Adorazione dei Magi. 1422

Gotico Internazionale in Toscana: Pietro di Giovanni (1370-1424) detto Lorenzo degli Angeli (e Lorenzo Monaco dai critici dell'Ottocento, in quanto monaco camaldolese nel convento fiorentino di Santa Maria degli Angeli). 
Partito da formule post-giottesche, si adegua progressivamente e con molta cautela alle novità proposte dalla plastica ghibertiana. Il ritorno in patria nei primi anni del Quattrocento, del pittore fiorentino Gherardo Starnina. 
Dai primi anni del XV secolo le figure dei dipinti di Lorenzo Monaco si allungano e divengono più aeree, ammantate come sono in lunghi panneggi lanceolati. 
L'Adorazione dei Magi degli Uffizi (1422). In questo dipinto, caratterizzato da una stupefacente gamma cromatica dall'effetto acidulo e da una luce irreale, Lorenzo Monaco rinuncia a qualunque descrizione realistica: gli animali sono infatti completamente inventati e sul fondo della scena trova posto un arido paesaggio stilizzato. 

https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://twitter.com/MadVrath
https://www.linkedin.com/in/madame-vrath-402a3a3b/
https://it.pinterest.com/madamevrath/
https://vk.com/madamevrath
https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath

Il Gotico internazionale in Italia Centrale e Meridionale. L'Emilia Romagna e le Marche

IL GOTICO INTERNAZIONALE IN ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE

L'EMILIA ROMAGNA E LE MARCHE 

Il cantiere di San Petronio



San Petronio. Bologna


A Bologna nel 1388, il Consiglio dei Seicento, allora al governo nella città, si apre il cantiere della Cattedrale di San Petronio, affidato all'architetto Antonio di Vincenzo: l'enorme edificio è impostato su tre navate coperte da volte cuspidate rette da dieci pilastri con capitelli fogliati. Lo slancio verticale della navata centrale dell'edificio viene equilibrato dall'ampio spazio destinato lateralmente alle cappelle. 

La pittura di Giovanni da Modena


Giovanni da Modena. Storie di Magi. Il ritorno dei Magi per mare. 


Nella decorazione pittorica della cattedrale bolognese, risulta impegnato il massimo esponente del Gotico Internazionale emiliano, Giovanni da Modena, documentato a Bologna dal 1409 al 1456.
Intorno al 1410 il maestro vi realizza la decorazione ad affresco della cappella del mercante di sete Bartolomeo Bolognini. 
Sulle pareti sono raffigurati, il Giudizio Universale, Scene di vita di San Petronio il Viaggio dei Magi, nei quali Giovanni da Modena mette in campo una straordinaria carica espressiva, ed un'attenzione verso suggestioni popolari. 

I fratelli Salimbeni


Lorenzo Salimbeni, Sposalizio mistico di Santa Caterina 1400.


Lorenzo e Jacopo Salimbeni. Battesimo di Cristo, 1416

Lorenzo Salimbeni (noto dal 1400 al 1420), che nel 1400 firma il graziosissimo Trittico con al centro il Matrimonio mistico di Santa Caterina eseguito per San Severino Marche, che la signoria degli Smeducci avevea portato, tra Tre e Quattrocento, ad un momento di notevole prosperità. 
La figura tagliente ed aristocratica della Santa Caterina, l'arrovellarasi dei panneggi della Vergine, la straordinaria delicatezza degli incarnati delle figure tradiscono, un notevole aggiornamento sulla miniatura lombarda e francese. 
Il Trittico di San Severino nel 1416, Lorenzo, in compagnia del fratello Jacopo, affresca l'ratorio di San Giovanni ad Urbino con la Crocifissione e le storie del Battista, i fatti della vita del santo sono affiancati da questi episodi di vita quotidiana che conferiscono un tono spensierato alla narrazione.

https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath
https://twitter.com/MadVrath
https://www.linkedin.com/in/madame-vrath-402a3a3b/
https://vk.com/madamevrath
https://it.pinterest.com/madamevrath/